Mobilità
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Le Università e le istituzioni europee stanno collaborando per costruire uno spazio comune dell'istruzione superiore e della ricerca, come disegnato dal Processo di Bologna, che diventi un luogo di crescita sociale ed umana, indispensabile per consolidare ed arricchire la cittadinanza europea. Aspetto fondamentale per la creazione di una rete internazionale dell'alta formazione è costituito dalla mobilità di studenti, docenti e ricercatori, intesa come libera circolazione di saperi e risorse.
La CRUI ha dimostrato un forte interesse per la mobilità accademica, stimolando azioni coordinate per il miglioramento delle procedure legate al soggiorno di studenti, ricercatori e docenti stranieri nel nostro Paese.
In tale prospettiva, la CRUI ha aderito all'iniziativa comunitaria EURAXESS – Researchers in Motion, la rete europea di centri di mobilità che promuove la mobilità dei ricercatori all'interno dello Spazio Europeo della Ricerca. La Fondazione CRUI è coordinatore del Network italiano dei centri di mobilità, contribuendo anche all’aggiornamento del Portale nazionale EURAXESS (www.euraxess.it ).
La mobilità studentesca, in particolare, è stata in questi anni uno degli assi di forza dei nostri Atenei. Grazie all’avvio del Programma Socrates, e in particolare tramite l'azione Erasmus, gli atenei hanno avuto l’opportunità di strutturare i flussi di mobilità sia in ingresso che in uscita, consentendo agli studenti di allargare i propri orizzonti a nuove realtà e ad esperienze differenti.
Dal 2007 il Programma Socrates è stato sostituito dal nuovo programma d’azione comunitaria nel campo dell’apprendimento permanente: il Life Long Learning Programme, che riunisce tutte le iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013. Il Programma viene gestito a livello nazionale dall’Agenzia Nazionale LLP.
Un’altra opportunità interessante per favorire in Europa la mobilità di studenti extracomunitari è il programma Erasmus Mundus, per l'organizzazione di master europei aperti a studenti dei Paesi Terzi. La partecipazione delle nostre università al programma ha consentito all'Italia di collocarsi in buona posizione nella classifica di successo di partecipazione e di registrare alcune presenze anche nell'ambito del coordinamento dei progetti. Il Programma viene gestito a livello nazionale dal Punto di Contatto Nazionale Erasmus Mundus.
L’impegno della CRUI per favorire la mobilità dei ricercatori è emerso anche nell’adozione della Carta Europea dei Ricercatori: grazie all’azione di coordinamento della CRUI, l’Italia è stato il primo Paese in Europa ad adottarla, recepita da tutti gli Atenei.