La CRUI incontra il Ministro Messa
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17 marzo. Il confronto è avvenuto nell’ambito di un’iniziativa condotta dalla CRUI nell’ultimo anno, che ha portato le università a dialogare con i ministri Bianchi, Cartabia, Cingolani, Franco, Giorgetti e Messa (una prima volta). Iniziativa tesa a sottolineare come l’università non sia solo un segmento della formazione, ma un’infrastruttura della conoscenza che appartiene alla società intera. Con studenti che diventano cittadini e ricercatori che sviluppano conoscenza e tecnologie.
Il Ministro ha condiviso con l’assemblea dei rettori le strategie che puntano allo sviluppo degli atenei sulla base di due assi principali. Da una parte le riforme, dall’altra i fondi del PNRR e della legge di bilancio. Obiettivo: aumentare il numero dei laureati attraverso un accesso più diffuso dei giovani, migliorare le opportunità di reclutamento e rafforzare la valutazione dei progetti di ricerca.
Sul fronte giovani, il Ministro si è soffermato sulla proposta di riforma delle classi di laurea che punta alla flessibilità e all’interdisciplinarietà dei corsi di studio. Soluzione che permetterebbe agli studenti di perseguire una carriera universitaria che risponda tanto alla vocazione quanto alle necessità del mondo produttivo.
Sul fronte della ricerca, invece, sarà importante l’appuntamento dei prossimi mesi con i bandi relativi ai dottorati industriali e a quelli in tema di transizione digitale.
Per quanto riguarda la misura 4 del PNRR (Centri Nazionali, Ecosistemi d’innovazione, Infrastrutture di ricerca e Infrastrutture tecnologiche e di innovazione) il Ministro ha evidenziato l’incredibile lavoro fatto dalle università nella compilazione e presentazione delle proposte, che si apprestano ad attraversare la fase di selezione.
Messa ha concluso lodando la risposta solidale di queste settimane nei confronti di studenti e ricercatori in fuga dall’Ucraina. A questo proposito, ha sottolineato che il fondo predisposto dal Governo sarà destinato a tutti coloro che, indipendentemente dalla nazionalità, abbiano ottenuto la protezione internazionale a seguito di questa crisi.