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Dopo il PNRR? Insieme per il futuro

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“Il nodo centrale è costruire un ponte di fiducia fra università, imprese e investitori istituzionali – ha detto Giovanna Iannantuoni, Presidente della CRUI, aprendo l’incontro – Una collaborazione stretta e coesa, nell’ambito della quale l’autonomia del ricercatore non è mai messa in discussione. Il futuro dei nostri progetti PNRR deve fondarsi su questa collaborazione. Su questa fiducia. Solo così sarà realmente possibile riuscire a mettere la ricerca al servizio del paese e riposizionare l’Italia fra i paesi ad alto tasso di innovazione.”

Si è tenuto ieri presso la sede CRUI e online “Insieme per il Futuro", incontro focalizzato sul futuro post-PNRR e sull'innovazione. L'incontro ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle università, delle imprese e delle istituzioni, con l'obiettivo di discutere le strategie per mantenere vivi i 34 progetti del PNRR (che vedono coinvolte le università) e promuovere la crescita e la competitività del paese.

La Presidente della CRUI, Giovanna Iannantuoni, ha aperto l'evento sottolineando l'importanza di valutare i progetti PNRR e di immaginare una rete di attori diversi per aumentare la competitività delle imprese italiane grazie all’interfaccia con la ricerca. Ha inoltre evidenziato la necessità di cambiare il linguaggio da "trasferimento tecnologico" a "innovazione" e di coinvolgere le università nei processi che conducono all'innovazione tecnologica.

Riccardo di Stefano di Confindustria e Alessandro Scortecci di Cassa Depositi e Prestiti hanno discusso dell'importanza del sistema delle imprese e del venture capital per l'innovazione e la competitività, e la necessità di investimenti in ricerca e sviluppo.

Matteo Lorito, Rettore della Federico II di Napoli, ha presentato il progetto Agritech, evidenziando le collaborazioni con altre università e aziende e l'importanza della formazione per la creazione di nuove tecnologie. Marco Mancini della Sapienza ha discusso le sfide e i successi del partenariato esteso Change, unico nella sua natura principalmente “umanistica”, mentre Stefano Paleari ha parlato della multidisciplinarietà e della collaborazione tra università e imprese per affrontare le sfide sanitarie. Francesco Priolo, Rettore di Catania, ha discusso gli ecosistemi dell'innovazione, evidenziando l'importanza della collaborazione territoriale e della sinergia scienza e imprenditoria. Fabio Fava ha sottolineato l'importanza di partecipare ai programmi europei di ricerca e innovazione, evidenziando la necessità di rafforzare la presenza italiana nei comitati di Bruxelles. Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR, ha sottolineato la necessità di pensare oltre la spesa e di valorizzare l'eredità e l'impatto dei progetti PNRR sul territorio italiano.

L'evento ha rappresentato un'importante occasione di confronto e collaborazione, con l'obiettivo di immaginare un modello scalare che porti i progetti PNRR dalla fase di start-up a quella dell’auto-sostenibilità.


Roma, 18 aprile 2025

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